Torna alla natura. Scopri i benefici delle piante e delle erbe officinali e di una buona e sana alimentazione.

giovedì 31 maggio 2012

Grana Padano, un anti-ipertensivo naturale

Uno dei più noti formaggi italiani avrebbe delle proprietà antipertensive simili a quelle di alcuni farmaci

Una spolverata di grana padano non donerebbe solo più gusto e sapore ad un piatto di pasta o ad altre numerose ricette della cucina nostrana, ma potrebbe anche aiutare a tenera a bada una pressione arteriosa che tende ad alzarsi un po’ troppo sopra la norma, in modo simile a quanto fanno ACE-inibitori e sartani. La curiosa scoperta è stata recentemente presentata a Londra durante il Meeting Europeo sull’Ipertensione e la Protezione Cardiovascolare da Giuseppe Crippa, direttore dell’Unità Operativa di Ipertensione presso l’Ospedale Saliceto di Piacenza.

Grana Padano un anti-ipertensivo naturale

Un pomodoro al giorno, per proteggere la tiroide

In arrivo sulle nostre tavole pomodori, carote e insalate arricchite di iodio.

Ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa hanno pubblicato sulla rivista Scientific Reports la scoperta del meccanismo attraverso il quale è possibile far accumulare una maggior quantità di iodio alle piante. La notizia viene data nell'ambito della Giornata Mondiale della Tiroide, in programma in Italia il 23 maggio 2012.

Un pomodoro al giorno, per proteggere la tiroide

«Lo iodio è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triodotironina, che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale - dice il professor Aldo Pinchera, dell'università pisana - La carenza di iodio ha diversi effetti negativi sulla crescita e lo sviluppo negli animali e nell'uomo. Questi sono definiti disordini da carenza iodica e sono una delle più importanti e comuni malattie umane»

mercoledì 30 maggio 2012

L'approccio degli italiani ai rimedi naturali

Uno su sei sceglie l'omeopatia

L'omeopatia è sempre più diffusa tra gli italiani. Da un’indagine realizzata da DoxaPharma emerge che lo scorso anno un italiano su sei ha scelto farmaci omeopatici.
La conoscenza rimane ancora allo stadio superficiale, ma oltre l'82% degli italiani conosce i farmaci omeopatici.
Nell'ultimo anno più del 16% della popolazione li ha utilizzati con un 2,5% che ne fa uso almeno una volta alla settimana.
Un intervistato su due ha dichiarato di sapere che i farmaci omeopatici hanno provenienza naturale e non presentano effetti collaterali e si propone di approfondire l'argomento.

L'approccio degli italiani ai rimedi naturali


lunedì 28 maggio 2012

Prima la parola, poi la pianta e solo in ultimo il coltello

Una volta introdotte in un organismo le piante officinali svolgono un'azione farmacologica.
Achillea millefolium, Artemisa genipi Weber, Gentiana Lutea, Thymus vulgaris sono solo alcuni dei nomi latini delle più conosciute piante officinali.
Collocate tra scienza e tradizione, le piante officinali dovrebbero essere utilizzate seguendo un classico aforisma greco:

«Prima la parola, poi la pianta e solo in ultimo il coltello»

Un decotto di timo, ad esempio, è un formidabile antisettico, mentre il cataplasma di fico favorisce la maturazione degli ascessi e la cicatrizzazione delle ferite, o gli impacchi a base di pungitopo, acerrimi nemici della cellulite. Passiflora o biancospino contro l'insonnia, salice e rosmarino contro i dolori reumatici e così via...

Piante o erbacce?

"Un'erbaccia è solo una pianta di cui non sono ancora state scoperte le virtù"
(Ralph Emerson)

Un' erbaccia è solo una pianta di cui non sono ancora state scoperte le virtù