lunedì 4 giugno 2012
Erbe e piante officinali: maneggiare con cautela!
Non tutte le erbe sono innocue, esse potrebbero indurre disturbi collaterali ed avere interazioni negative tra loro o con eventuali farmaci assunti. E' pertanto buona norma evitare SEMPRE l'automedicazione e rivolgersi a medici e fitoterapeuti, specialmente per bambini, donne in gravidanza, anziani e in presenza di patologie essenziali.
Tuttavia va spezzata una lancia a favore della tisana che, anche se nella peggiore delle ipotesi può provocare disturbi collaterali transitori, in definitiva rappresenta uno strumento storico di autoterapia nonché una valida alternativa all'abuso di prodotti farmaceutici sintetici.
Ciò che viene chiamato comunemente TISANA non è altro che un composto di erbe essiccate e spezzettate (taglio tisana), che mischiate tra loro diventano pronte per essere utilizzate in decotti o infusi.
DECOTTO, INFUSO e MACERAZIONE rappresentano le forme più semplici di estrazione dei fitocomplessi attivi delle erbe, visto che per queste preparazioni è sufficiente l'acqua.
L'assunzione di un preparato naturale aromatico e caldo può risultare molto gradevole, una vera e propria medicina dolce in grado di alleviare vari disturbi ed effettuare un'efficace azione drenante sull'organismo intero.
Si è detto che una tisana, quindi, può essere preparata come decotto, infuso o macerato.
La scelta queste forme estrattive è dipendente dal composto di erbe ma anche dal tipo di estrazione che si vuole ottenere.
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