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giovedì 31 maggio 2012

Un pomodoro al giorno, per proteggere la tiroide

In arrivo sulle nostre tavole pomodori, carote e insalate arricchite di iodio.

Ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa hanno pubblicato sulla rivista Scientific Reports la scoperta del meccanismo attraverso il quale è possibile far accumulare una maggior quantità di iodio alle piante. La notizia viene data nell'ambito della Giornata Mondiale della Tiroide, in programma in Italia il 23 maggio 2012.

Un pomodoro al giorno, per proteggere la tiroide

«Lo iodio è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triodotironina, che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale - dice il professor Aldo Pinchera, dell'università pisana - La carenza di iodio ha diversi effetti negativi sulla crescita e lo sviluppo negli animali e nell'uomo. Questi sono definiti disordini da carenza iodica e sono una delle più importanti e comuni malattie umane»

Lo iodio è abbondante nel pesce e nelle alghe, ma queste ultime non fanno parte della dieta dei Paesi occidentali. Lo iodio in frutta e verdura è presente in quantità molto basse. Le piante assorbono iodio ma, come hanno dimostrato i ricercatori pisani, lo riemettono nell’atmosfera in forma gassosa.
Si tratta di una forma metilata dello iodio, dannosa per lo strato dell’ozono: i ricercatori sono riusciti ad aumentare il contenuto di iodio nelle piante eliminando la funzione di un gene responsabile della metilazione dello iodio. Non si tratta di un OGM, ma di una pianta che ha perso la funzione di un gene, in questo caso responsabile della rimozione dello iodio dai tessuti vegetali.

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