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sabato 9 giugno 2012

Conosci la camomilla di montagna?

La chiamano anche Peverina, ma il suo nome latino è Achillea erba-rotta.

Conosci la camomilla di montagna?

Le proprietà medicinali delle piante di questo genere sono accertate da secoli; le foglie e le sommità fiorite posseggono una azione tonico amara, diuretica ed antiemorroidale. Sono stati invece messi in dubbio gli usi vulnerari, perché sembra ritardare la cicatrizzazione anziché accelerarla.
Achillea millefolium , Achillea erba-rotta e Achillea nana sono tra i componenti principali di quasi tutte le ricette di aperitivi, amari e liquori d'erbe. E quasi tutte le Achillee essiccate servono per la preparazione di un tè calmante e depurativo.

L'Achillea erba-rotta ha proprietà aromatiche, aperitive e digestive, colagoghe, antispasmodiche, espettoranti, antiseborroiche, astringenti, sedative.
Entra con altre erbe nella composizione di numerosi preparati atti a migliorare le condizioni generali della circolazione sanguigna e di riflesso la funzione digestiva ed epatica.
I costituenti principali sono un olio essenziale contenente camazulene, canfora, beta-pinene, cineolo, borneolo, cariofillene; lattoni sesquiterpenici, il principio amaro achilleina, flavonoidi, acido caffeico e salicilico, tannini, betaine.

Anticamente (ancora al tempo di Linneo) le specie di Achillea erano molto considerate per le loro proprietà medicinali. I succhi di queste piante erano usati dai montanari contro le ragadi, le ulcerazioni delle varici e le emorroidi. Per uso esterno veniva impiegata per gli arrossamenti, le infiammazioni cutanee e come cicatrizzante.
Nel linguaggio dei fiori alle Achillee viene assegnato il valore simbolico di fiori della guarigione, ma, stranamente, anche quello di emblema della guerra.

Al genere Achillea appartengono circa 100 specie, diffuse soprattutto nelle regioni temperate dell'emisfero boreale. In Italia sono presenti 29 specie e sottospecie spontanee, distribuite su tutta la penisola.
Questa in particolare è una pianta erbacea, glabra, alta da 10 a 25 cm, con fusti sotterranei ramificati che portano cespuglietti con ciuffi di foglie e steli fioriferi, e con un odore canforato.

Le sue foglie sono indivise, spesso dentate solo anteriormente e densamente punteggiate-glandulose, carnose, a forma di spatola (come un cucchiaio) e possono formare densi tappetini nei prati di montagna. I fiori sono ligulati bianchi. con i capolini, di circa 1 cm di diametro, portati in corimbi lassi.
Si incontra spesso su pascoli pietrosi, su rupi e macereti, da 1500 a 2900 metri di altezza, nelle Alpi Marittime, Cozie e Delfinato, fino alla Savoia.

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