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venerdì 1 giugno 2012

Carote ed abbronzatura

La carota contiene sali minerali, pectina, vitamina B, C, D e E, provitamina A, glucosidi, flavonidi, olio essenziale e si può utilizzare in molte delle sue parti, oltre alla radice, anche semi e foglie fresche.

La carota è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbelliferae ed è anche uno dei più comuni ortaggi, essendo spontaneamente diffusa in Europa, in Asia e nel Nord Africa. Allo stato spontaneo è considerata una pianta infestante che si trova facilmente in posti assolati ed in zone aride e sassose, ma anche in tutti gli ambienti rurali e perfino alle periferie cittadine.
È una specie erbacea biennale, alta fino a 100 cm, che nel secondo anno sviluppa un fusto eretto e ramificato con grandi ombrelle di forma globulare composte da ombrellette (...avete mai visto una carota così cresciuta?). Queste sono a loro volta formate da fiori piccoli bianchi a cinque petali mentre il fiore centrale è rosso scuro. L'infiorescenza presenta grandi brattee giallastre simili alle foglie. Nei fiori sono presenti delle piccole ghiandole profumate che attirano gli insetti. Fiorisce in primavera da maggio fino a dicembre inoltrato. I frutti sono dei diacheni irti di aculei che aiutano la disseminazione da parte degli animali. Le infiorescenze dopo la fecondazione dei fiori si chiudono a nido d’uccello. Le foglie sono profondamente divise e pelose. La radice è lunga a fittone di colore giallastro.

La carota è ricca di vitamina A (Betacarotene), B, C, PP, D e E, nonché di sali minerali e amidi. Per questo motivo il suo consumo favorisce un aumento delle difese dell'organismo contro le malattie infettive.
Contiene componenti con attività estrogenica, soprattutto il beta carotene che, come tutti i fitoestrogeni, è una sostanza simile agli ormoni femminili. Questa proprietà è confermata dall'uso tradizionale della carota come stimolatore del latte materno - agisce infatti sul seno promuovendo lo sviluppo delle ghiandole mammarie.
Inoltre, previene l'invecchiamento grazie alla sua azione antiossidante che contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi.
Stimola il flusso mestruale se scarso, stimola la produzione di succhi gastrici e aiuta la digestione, tonifica il fegato e ne rigenera le cellule. A volte viene usata per indigestioni, coliche, congestione epatica, cirrosi e dopo la fase acuta dell'epatite, un violento attacco biliare o avvelenamento da droghe. Regola i livelli di colesterolo, diuretica - agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità di stimolare la produzione di urina e l'eliminazione di tossine e scorie attraverso l'urina - tonifica i reni, purifica il sangue - aiuta a innalzare il livello di emoglobina, regolatore intestinale - cotta, svolge un'azione lenitiva nei confronti dell'apparato digerente e regolarizza le funzioni intestinali.

Ma ci si abbronza meglio mangiando carote?
La carota migliora la nostra salute e quindi aiuta anche l'abbronza!

Carote ed abbronzatura

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