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sabato 9 giugno 2012

Liquirizia, pianta medicinale dell'anno 2012

La liquirizia non è soltato un ingrediente per gustosissime caramelle, ma è una pianta dai molteplici benefici, conosciuta già  5000 anni fa, dai cinesi e dagli egiziani.
E' stata eletta pianta medicinale dell’anno 2012 a seguito della selezione effettuata dall’Università di Wurburg in Germania e annunciata durante un evento del WWF.

Liquirizia, pianta medicinale dell'anno 2012

La liquirizia è una sostanza aromatica che viene estratta da una pianta spontanea originaria dell’Europa meridionale, appartiene alla famiglia delle leguminose ed il suo nome deriva dal greco e significa “radice dolce”.

Utilizzata a scopo terapeutico da oltre 5 mila anni, le civiltà cinese, egiziana, greca, romana e indiana erano già al corrente delle proprietà benefiche della liquirizia, e ne facevano largo uso. Tali proprietà possono esere sfruttate in diversi modi: si può infatti mangiucchiare la radice intera o spezzettarla per preparare infusi e decotti, oppure assumere l’estratto secco per mezzo di pasticche, capsule o caramelle.

La liquirizia contiene la glicirrizina, un principio attivo dalle proprietà espettoranti e gastroprotettrici, ma anche flavonoidi, glucosio, amidi e vitamine.
Ricerche cliniche hanno confermato che tali sostanze vantano un’azione antinfiammatoria nel caso di ulcera gastrica e duodenale, asma, malattie reumatiche e croniche del fegato. Presentano inoltre effetti antiossidanti, antispastici (la liquirizia è efficace, ad esempio, per calmare i dolori mestruali) e antivirali.
Il succo di liquirizia regola la digestione, protegge l’apparato respiratorio da bronchite e raffreddore, allevia le gengive, lenisce la gola irritata ed è utile per contrastare l’alitosi.
Il decotto di liquirizia è un buon rimedio per la tosse, in quanto possiede proprietà emollienti, mentre l’infuso è efficace contro catarri bronchiali e bruciori di stomaco.
Rinfrescante e diuretica, la liquirizia ha un gradevole sapore che riduce il desiderio di fumare.
 Indicata per chi soffre di pressione bassa, la liquirizia esercita inoltre una leggera azione lassativa e trova impiego anche per i suoi effetti sull'equilibrio ormonale poiché blocca l’eccessiva produzione di estrogeni.
Dalle radici si attinge invece una buona dose di magnesio, utile per metabolizzare vitamina C, fosforo, potassio e sodio.
Ha anche un effetto saziante della fame, ideale per chi segue regimi aliemntari specifici e ha un’azione antivirale perché la glicirizzina contenuta nella liquirizia è in grado di bloccare l’infezione.

 La liquirizia può essere trasformata in una bevanda rinfrescante e dissetante: basta unirla ad anice e coriandolo e mettere un cucchiaio della miscela a macerare in un bicchiere di acqua fredda per 2 ore, e quindi filtrare.

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