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martedì 16 aprile 2013

Tarassaco: molti nomi e molte proprietà

Il TARASSACO nelle mie zone è più noto come "pisacan", ma viene chiamato anche dente di leone, radicchiella, soffione, cicoria selvatica, ingrassaporci... insomma ha un sacco di nomi.
E' una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae... è buonissimo, un po' amarotico, ma dalle molte virtù.

Tarassaco: molti nomi e molte proprietà

In Fitoterapia si impiega soprattutto la radice, ricca di sostanze funzionali che svolgono un’efficace azione drenante e depurativa utile per favorire l’eliminazione delle scorie del metabolismo e ripristinare l’equilibrio idrico dell’organismo: stimola la funzionalità biliare, epatica e renale, cioè attiva gli organi emuntori (fegato reni pelle) adibiti alla trasformazione delle tossine, nella forma più adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore).

Ha proprietà purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato: favorisce l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici) ed è quindi una pianta indicata in caso di insufficienza epatica, itterizia e calcoli biliari.
Stimola, inoltre, le secrezioni di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico (saliva, succhi gastrici, pancreatici, intestinali) e la muscolatura dell’apparato digerente producendo un’azione lassativa secondaria.
Nella tradizione contadina il tarassaco è anche conosciuto come “piscialetto” (o nel mio caso "pisacan"), appellativo che suggerisce le sue proprietà diuretiche. Di tali proprietà sono responsabili i flavonoidi e in parte i sali di potassio, che stimolano la diuresi favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso. La sua assunzione è perciò indicata in caso di ritenzione idrica, cellulite e ipertensione.

Infine il tarassaco è in grado di riattivare la funzione immunologica e potenziare la risposta immunitaria del sistema linfatico.

Il bello è che lo possiamo trovare un po' dappertutto: è diffuso in tutta Italia, cresce dalla pianura alla zona alpina fino oltre i 2000 metri, si trova nei prati, ai margini delle strade e nei luoghi incolti.
Costituisce una delle insalate primaverili più apprezzate, grazie al sapore amarognolo ma gradevole, molto utile all'organismo per la ricchezza in vitamine (A e C) e sali minerali. Le foglie sono una verdura da consumare anche cotta, dopo averla lessata. Inoltre un decotto di radice di dente di leone esercita un’efficace azione diuretica, perchè fornisce all’organismo potassio. Con le radici essiccate e tostate si ottiene infine un succedaneo del caffè, meno gradevole per il palato, ma meno nocivo al nostro organismo.

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